Lo Iaido


Lo Iai è un modo diverso di usare la spada giapponese rispetto al Ken jutsu. Lo iaidoka è sempre pronto al confronto, e lo affronta con la spada ancora nel fodero. In pratica rifiuta la scherma, ma si concentra sulla capacità, grazie allo studio di tempo e distanza, di evitare/deviare l'attacco avversario colpendolo poi in modo definitivo. Si tratta quindi di una forma di combattimento "civile", adatto alle aggressioni nella vita di tutti i giorni.

Storicamente, anche se esistono forme di Iai sono più antiche, come nel Katori Shinto ryu ( ma il discorso si fa complesso),la prima codificazione si fa risalire ad Hojo Jinsuke Shigenobu o Hayashizaki Jinsuke Shigenobu (morto nel 1625) e quindi all'inizio dell'epoca Edo.

Lo Iai veniva tradizionalmente studiato assieme al Ju Jutsu e ad altre armi minori, anche se, una volta stabilita l'utilità di quest'arte, anche numerose scuole di Kan Jutsu inclusero una loro forma di Iai.

In ogni tecnica di Iai si riconoscono momenti:
Batto, l'estrazione
Nukitsuke: evitare/anticipare/deviare l'attacco
Kiritsuke o kiriotoshi: il colpo definitivo.
Zanshin: attenzione, il ponte fra ciò che è successo ed il ritorno alla normalità,essendo pronti a ciò che potrebbe succedere.
Chiburui: "scrollare il sangue" ( teorico), un ultimo prolungamento dello Zanshin.
Noto: rinfodero.

Nel Tengukan si studia principalmente il Seitei Iaido della Federazione Giapponese di Kendo, un metodo unificato elaborato nel 1968 con sette forme, cui vennero aggiunte nel 1980 altre tre forme ed altre due ulteriori nel 2010. Le tecniche derivano da Tamiya ryu, Hoki ryu, Muso Shinden ryu e Muso Jikiden Eishin ryu

I nomi delle tecniche:
Seiza no Bu
MAE
USHIRO
UKENAGASHI
Iai hiza no Bu
TSUKAATE
Tachi Ai no Bu
KESAGIRI
MOROTETSUKI
SANPOGIRI
GANMENATE
SOETETSUKI
SHIHOGIRI
SOUGIRI
NUKIUCHI

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